Tutti sappiamo preparare la moka, almeno una volta nella vita ci è sicuramente capitato… ed è sempre acceso il dibattito in casa su chi la prepara meglio. In Italia siamo molto legati a questo modo di preparare il caffè, ma non è l’unico; oggi diamo uno sguardo ad alcuni degli altri modi che ci sono di preparare, o più tecnicamente, alcuni metodi di estrazione del caffè.
“Pour over” o “dripper”: si tratta di un’estrazione tramite percolazione (o dripping), il metodo prevede il passaggio dell’acqua attraverso il caffè; un metodo che restituirà una bevanda aromatica ma non molto corposa. In questa categoria di estrazione rientrano il Dripper, in cui un cono forato viene posato sulla tazza di raccolta insieme al caffè e a un filtro. L’acqua viene scaldata a parte e poi versata nel cono, attraverserà e il caffè e si depositerà poi nella tazza di raccolta. Il modello di macchina più famoso con questo metodo è il V60, in genere le macchine di questo tipo hanno look vintage e dal tocco elegante.
Sempre nella categoria di estrazione per percolazione troviamo la Caffettiera Napoletana, o Cuccumella. Questa caffettiera è costituita da un serbatoio forato nella parte superiore, in cui è incastrato un cilindro cavo che serve a contenere il caffè, e un altro serbatoio con il cappuccio che serve a contenere la bevanda. L’acqua viene portata a bollore e poi si spegne il fuoco, e a questo punto la caffettiera viene capovolta, per far passare l’acqua attraverso il caffè e poi nel serbatoio di raccolta.
Un altro metodo di estrazione è genericamente quello a pressione: in questa macrocategoria rientrano i caffè della tradizione italiana, e non solo, hanno in comune il produrre un caffè dall’aroma intenso e dal gusto forte.
La moka è conosciutissima, brevettata nel 1933 da Bialetti è formata dal serbatoio per l’acqua, il filtro portacaffè, e il bricco di raccolta. L’acqua portata a ebollizione spinta dalla pressione dell’aria viene spinta attraverso il filtro fino al bricco di raccolta.
Macchina per espresso: quelle che troviamo dentro bar e ristoranti. Il caffè ottenuto da queste macchine è più corposo rispetto agli altri metodi di estrazione.
Aero-press: infusione e pressione sono i principi per l’estrazione del caffè con questo metodo; è un sistema a due cilindri che utilizza una bassa temperatura di estrazione. La polvere viene totalmente immersa in acqua. Il risultato è una bevanda meno corposa dell’espresso e più lunga.
La French press è simile all’aero press, il caffè macinato a grana media è infuso in acqua bollente all’interno di un bricco di vetro. Uno stantuffo posizionato in cima al bricco scendendo filtra l’infuso separandolo dal fondo.
Caffè turco è un sistema che non prevede filtraggio e prevede un’infusione a basse temperature. È anche chiamato “ibrik” dal nome del bricco in rame tipicamente impiegato per la preparazione. Il caffè preparato in questo modo va sorseggiato senza inclinare troppo la tazzina, per lasciare che la polvere residua si depositi sul fondo.
Il caffè arabo è preparato con la tipica caffettiera araba con il becco lungo e stretto. Questo metodo prevede un’infusione molto lunga, anche sopra i 20 minuti. In genere vengono aggiunti cardamomo e altre spezie, il risultato è una bevanda con un’aromaticità particolare, sicuramente piacevole ma può risultare un po’ insolita a chi è abituato a consumare il tradizionale espresso.